Presentazione della Società
Per raccontare la storia della nostra associazione, non si può prescindere da un
nome: Silvio Sciaccaluga. Per me è imbarazzante doverlo ricordare, perché coinvolto
direttamente, ma cercherò di essere uno "storico" imparziale senza coinvolgimenti
personali. Ciao "Giù" sun o "Si" sentivo spesso, la sera, al
telefono iniziare la conversazione, era mio zio Silvio che chiamava mio padre Giuse,
suo fratello. Parlavano spesso al telefono, la sera dopo cena e fu durante una delle
conversazioni che prese forma l'idea di Silvio.
Mio zio era un fantasioso e fantastico, mio padre un riflessivo, con i piedi per
terra. Immagino quante volte Silvio sia stato "smontato" dal fratello
" più grande" Giuse. Ma questa volta l'idea fu condivisa dal fratello
e incoraggiata. L'attività lavorativa di Silvio, per diverse ragioni, stava per
terminare, ma Silvio non era fatto per fermarsi! Troppe idee nella sua testa, troppa
la sua abilità manuale per non farne più nulla. Via Bolzano 19 rosso, cancello,
a Quinto cessava di essere il "cantiere" per diventare una Scuola d'Arte
Marinara dove tanti amici avrebbero potuto contare sull'esperienza di Silvio, sulle
sue attrezzature e sui locali dell'ex cantiere.
Era il 1975 nasceva l'USMI.
Fin troppo facile trovare i soci, ad aprile erano già un centinaio. Il 9 maggio
davanti al notaio Paolo Benetti di Genova viene depositato l'atto costitutivo dell'USMI,
con la lista dei soci fondatori e lo statuto. Aveva preso forma l'idea, una prima
struttura la reggeva: Silvio Sciaccaluga Presidente e Direttore della Scuola d'Arte
Marinara, Mario Bini Vice Presidente; Renato Ferretti Cassiere; Osvaldo Nesti Economo;
Giuseppe Carli Segretario. Io figuravo nella lista dei dieci fondatori e facevo
il "segretario personale del Presidente", cioè continuavo a scopare i
trucioli, cosa che avevo imparato a fare con mio padre prima, nel suo magazzino
a Priaruggia, poi da mio zio nel cantiere a Sturla, a Mulinetti e ora a Quinto.
Ma ora si facevano progetti in grande: riunioni alle quali prendevano parte Presidenti
di Società Sportive radicate nel territorio, ricordo la Lega Navale di Quinto, l'Ardita
Juventus di Nervi e tante altre. Silvio era diventato Presidente di un Comitato
composto dalle Società Sportive di Quinto e Nervi.
L'aveva eletto una assemblea di altri Presidenti che avevano centinaia e centinaia
di soci ! Forte di questa carica alzava il tiro coi "politici" del Comune,
del CONI. Contava diversi amici in entrambi gli Enti ed il suo nome, da sempre abbinato
ad onestà, lavoro, competenza veniva ora apprezzato per le idee che aveva saputo
tirar fuori dal "mondo sportivo". In tempi non sospetti l’USMI rappresentò
il coagulo di un’ideale sportivo che predicava la collaborazione fra le Società,
il libero scambio fra gli associati (la famosa "Tessera unica", che qualcuno
forse ricorderà!) ma, soprattutto i tanti progetti per ottenere al quartiere gli
spazi pubblici per praticare lo sport: la rivisitazione dei giardini pubblici di
Quinto, con campi da bocce, di pallavolo e pallacanestro, la pista per il pattinaggio,
una palestra (la Scuola media statale lì vicino ne era sprovvista), posteggi per
le barche e scivoli per l’alaggio. Idee frutto di innumerevoli riunioni itineranti
di Sede in Sede di Società alle quali anch’io, in parte, ho partecipato al suo seguito.
Lo spirito di Silvio era come un arcobaleno che dopo ogni burrasca o temporale spunta
sul mare. Così non si poteva scegliere un logo migliore per rappresentare cosa doveva
essere l’USMI. Un arcobaleno (che in seguito sarà rappresentato col tricolore) era
il segno dell’ottimismo, di saper vedere sempre positivo, di "sognare"
di fare qualcosa per gli altri, in campo bianco che sorge sul mare blu. Ecco il
nostro guidone Sociale. Come bianco e celeste (cielo e mare) sono i colori sociali.
Ed il nome non fu "Circolo Nautico" o "Club Velico" o "Società
Pesca", ma Unione Sportiva Marinara Italiana col sottotitolo "Centro di
promozione di ogni attività sportiva marinara". Ricordiamoci che era il 1975!
Gli Enti di Promozione Sportiva non li conosceva ancora nessuno! Le Polisportive
non erano di moda; si guardava al "piccolo giardino di casa" mentre Silvio
aveva una visione più ampia. L’attività principale dell’USMI, in quegli anni, fu
la Scuola d’Arte Marinara. Vennero realizzate diverse imbarcazioni, talune ardite,
altre più modeste.
Tante persone divennero amici ed impararono le fondamentali nozioni dell’Arte Marinara.
Nelle giornate d’inverno tanti "perditempo" trascorrevano le loro giornate
ad ascoltare Silvio, a fare battute con Leone, immancabile ed infaticabile lavoratore
cui l’USMI deve gratitudine.
Erano tempi in cui nasceva l’onorificenza di "Maestro del Mare", un diploma
conferito, forse a larghe mani, a chi in qualche modo avesse compiuto atti di rilievo
o comportamento esemplare nell’ambito marinaro. Così veniva premiato un quintese
che aveva vinto una gara di pesca o canottaggio o un giornalista che aveva trattato
un particolare argomento.Oggi l’Albo d’Oro dei Maestri del Mare annovera centinaia
di nomi, anche se, nel corso degli ultimi anni, l’incremento è stato notevolmente
limitato.
Col passare degli anni, consolidata la struttura, prendono corpo tante iniziative;
il modellismo navale: con Paccagnella , Pannariello, Turnier, Querci, Di Felice.
Nomi di Soci che per molti sono sconosciuti, oggi. Questi Soci hanno realizzato
splendide riproduzioni di navi e velieri, poi mostrati agli scolari delle Scuole
a cura di Silvio che, con il consenso degli insegnanti, si recava personalmente
nelle classi a "raccontare" la sua versione sulla storia di Cristoforo
Colombo, quintese scopritore delle Americhe, avvalendosi dei modelli che facevano
stare a bocca aperta i ragazzi.
La Scuola d’Arte Marinara assorbiva l’attività principale, tanti Soci hanno potuto
realizzare barche ancora oggi naviganti ed in occasione del 50° anniversario del
GIORMAX, nel 1978, la Scuola d’Arte Marinara realizza un esemplare di questa barca,
antesignana del moderno Optimist.
Boero Giovanni Battista è il finanziatore, la barca sarà poi utilizzata da una sua
nipotina, e la costruzione impegna i Soci sotto la guida attenta di Silvio
che si avvale del fratello Giuse, quale consulente velico. Per gli "ignari"
ricordo che il GIORMAX nacque a Priaruggia (dove nacquero anche Silvio e Giuse)
da un’idea di GIORgio Audizio e MAX Ziravello (che da loro prese il
nome) e consisteva di uno scafo a fondo piatto, a spigolo, rettangolare; dicono
che un idrovolante avesse perso uno "scarpone" e che fosse spiaggiato
a Priaruggia, dove i due giovani amici lo utilizzarono per prendere le onde, quindi
lo trasformarono mettendovi un albero e la vela; per deriva la targa del tram che
faceva capolinea a Priaruggia… ma questa è già leggenda !
Nella Sede della Lega Navale di Quinto venne organizzata la festa di presentazione
del Giormax realizzato dalla Scuola d’Arte Marinara. Nell’occasione viene conferito
il diploma di Maestro del Mare a Giorgio Audizio ed a Max Ziravello, alla presenza
del Delegato CONI Lorenzo Podestà e di rappresentanti della stampa cittadina. L'attività
dell'USMI è stata, fin qui, essenzialmente la Scuola d'Arte Marinara. Attorno a
Silvio girava ogni cosa: un consiglio per riparare un pagliolo! Lo chiedevi a Lui;
dovevi sostituire un'ordinata alla barca! Andavi da Lui. Non sapevi come trascorrere
mezza giornata! Andavi all'USMI. Sicuramente trovavi altri come te che avevano bisogno
di Silvio e lui pronto ad esaudire ogni richiesta. Se poi avevi una piccola idea
per realizzare una miglioria alla barca o per una nuova iniziativa, non c'era più
scampo. Le discussioni al riguardo erano interminabili, riunioni, simposium, congressi,
altro che Europa unita! Fu proprio da questi scambi di opinione che nacque l'idea
di realizzare una barca a vela di facile costruzione per uno o due uomini di equipaggio,
con costi contenuti.
Luciano Boero, giovane laureando appassionato di mare, raccoglie le idee di Silvio
e stende un disegno della barca che dopo vari ripensamenti e dopo tante discussioni
vede la definitiva stesura. Era nato il "440 USMI".
Subito si imposta uno scafo. Il locale è frequentato assiduamente da tanti Soci
desiderosi di vedere procedere la barca, tanti volonterosi che si cimentano nella
costruzione, chi taglia, chi incolla, chi carteggia, chi scopa i trucioli (ndr io),
chi fa….discorsi. Il lavoro scorre veloce ma la barca finita Silvio non la vedrà.
Il suo cuore generoso cesserà di battere il 12 Dicembre 1978.
A quei tempi la dirigenza USMI prevedeva: dal 1975 al 1977:
Presidente: Silvio Sciaccaluga
Vice Presidente: Mario Pini
Segretario: Giuseppe Carli
Cassiere: Renato Ferretti
Economo: Osvaldo Nesti
Direttore Scuola d'Arte:Silvio Sciaccaluga
Collaboratore: Leone Pileggi
1978
In questo anno il numero dei Consiglieri
viene elevato a 10, provvedendo ad un rinnovo delle cariche mediante una Assemblea
straordinaria svoltasi in Sede, al termine della quale sono risultati eletti:
Presidente Silvio Sciaccaluga
Vice Presidente: Giacomo Costa
Segretario: Giuseppe Carli
Cassiere: Renato Ferretti
Economo: Osvaldo Nesti
Consiglieri: Luciano Bagini, Angelo Lauro,
Alfredo Petrini, Giorgio Rosina, Claudio Sciaccaluga
Direttore Scuola d'Arte : Silvio Sciaccaluga
Collaboratore Leone Pileggi
Ma, come anticipato sopra, il 12 Dicembre
1978 l'USMI perde, improvvisamente, il suo artefice, il motore propulsore di tante
iniziative. Con la scomparsa di Silvio l'attività subisce un rallentamento che blocca
le iniziative dei Soci.
Il Vice Presidente Costa assume la reggenza
per il tempo necessario alla convocazione dell'Assemblea dei Soci. Nel frattempo
viene svolta l'ordinaria amministrazione: pagamento dei fitti, corrispondenza per
il rinnovo del tesseramento, ecc. Tutto il quartiere lo rimpiange, il gruppo Canoa
Kayak di Nervi organizza una manifestazione non competitiva al Porticciolo di Nervi
per onorarne la memoria e tante Società Sportive partecipano al cordoglio della
Famiglia in occasione dei funerali che si tengono nella chiesa di San Pietro a Quinto,
gremita di persone.
Il Consiglio Direttivo si stringe attorno
ai familiari.: a Giuse ed a Renzo, rispettivamente fratello e figlio. Viene fissata
la data dell'Assemblea che ci vedrà riuniti presso la Sede della Società Sportiva
"Albatros Sub" di Quinto che gentilmente ci ospita.Dalla riunione scaturisce
la volontà di continuare l'idea di Silvio: l'USMI non deve chiudere!
Il Presidente "ad interim" Costa
esprime nella circostanza il suo dolore per la perdita dell'uomo, ancorché Presidente
dell'USMI e chiede ai convenuti di non votarlo perché non intende candidarsi ad
alcuna carica.
Il fratello di Silvio, Giuse Sciaccaluga,
illustra la sua idea di continuare la costruzione del "440 USMI" impostato
da Silvio ed indica un calendario serale, settimanale, in cui la Scuola d'Arte Marinara
sarà funzionante per tutti i Soci che intendono collaborare alla costruzione del
"440 USMI". In tale circostanza auspica che altri Soci vogliano realizzare
esemplari di tale barca e propone di realizzare kit di montaggio per i Soci che
hanno la disponibilità di un locale dove costruire la barca in proprio. Alcuni Soci
aderiscono subito all'iniziativa che si concretizzerà nei mesi successivi.
L'assemblea elegge il nuovo Direttivo, in
carica dal 1979 al 1981:
Presidente: Renato Ferretti
Vice Presidente: Mauro Querci
Segretario: Claudio Sciaccaluga
Cassiere: Lorenzo Sciaccaluga
Economo: Osvaldo Nesti
Consiglieri: Franco Barabino, Michele Bonfante,
Giuseppe Carli, Salvatore Pellegrino, Alfredo Petrini
Direttore Scuola d'Arte: Giuse Sciaccaluga
Collaboratore: Leone Pileggi
Collegio Sindacale: Ettore Andora, Gianluigi
Di Felice, Angelo Lauro
L'attività si sviluppa secondo la nuova
impostazione data da Giuse. Ogni sera un numero costante di Soci si ritrova per
completare la barca iniziata da Silvio. Un'altra viene impostata affianco alla prima.
I costi della seconda barca saranno a carico di Giuse stesso. Alcuni Soci (Finollo
e Nesti) "acquistano" i kit di montaggio. Il programma, pienamente rispettato,
prevede di realizzare una barca completamente attrezzata entro la fine di Settembre.
In occasione della 19a edizione del salone Internazionale della Nautica di Genova
l'USMI allestirà uno stand dove sarà esposto il "440 USMI" realizzato
dalla Scuola d'Arte Marinara. Nel 1980 vengono presi contatti con il Cantiere Nautico
Primula Mare per la commercializzazione della barca. Giuse collabora fattivamente
col Cantiere recandosi a Lissone (sede del Cantiere) dove viene realizzato lo stampo
per la costruzione in vetroresina della barca. Contemporaneamente viene indetta
una Conferenza Stampa presso i locali del Centro Civico di Nervi per illustrare
l'iniziativa e per far conoscere il nome dell'USMI attraverso la stampa. Sono di
quel tempo i primi articoli di giornale che riportano le nostre iniziative: l'USMI
comincia ad essere di dominio pubblico.
Alla 20a edizione del Salone Nautico Internazionale
di Genova l'USMI è nuovamente presente con uno stand dove espone un esemplare del
"440 USMI" realizzato in vetroresina dal Cantiere Primula Mare. Ma proprio
in questi giorni la proprietà dei locali, in occasione della scadenza del contratto
di locazione, chiede un aumento del fitto cui le casse sociali non possono far fronte.
Dopo un tentativo di mediazione condotto
da Renzo Sciaccaluga viene deciso di lasciare Via Bolzano 19 rosso, in cerca di
una nuova sede. Tutte le attrezzature, già in dotazione al cantiere Sciaccaluga,
vengono vendute ed il ricavato, in parte, viene consegnato alla Famiglia di Silvio
mentre una parte costituirà il budget per andare avanti.
Il Socio Pileggi si offre di ospitare le
attrezzature sociali. Vengono iniziate le pratiche per ottenere dal Comune di Genova
un locale in affitto da destinare alla nuova Sede per l'USMI. Anche qui si attinge
alla lungimiranza di Silvio.
Ci si ricorda dei suoi progetti per realizzare
una "passeggiata" che avrebbe dovuto partire a ponente dell'Oratorio di
Sant'Erasmo, costeggiare tutto il perimetro del "Tiro a Volo" sul mare
per sbucare in Via Gianelli a levante dell'edicola dei giornali. In quel tratto
l'USMI avrebbe dovuto realizzare un magazzino per il ricovero delle canoe, utilizzando
le strutture dell'esistente lavatoio comunale, ormai in disuso.Rivedendo sotto un
altro aspetto la cosa si decide di procedere a chiedere detto locale in affitto
per poterlo trasformare in Sede sociale. Lunghe sono le trattative con il Servizio
Patrimonio del Comune, interminabili incontri ai quali il Presidente Ferretti ed
il Segretario Sciaccaluga si sottopongono volentieri per ottenere la Sede. Finalmente
con decorrenza 1 Settembre 1980 il Comune di Genova concede il locale. D'ora in
poi inizia un nuovo iter burocratico per l'ottenimento dei permessi necessari per
trasformare il locale nella nuova Sede USMI.
Il locale concesso dal Comune in locazione
dall'1 Settembre 1980, è costituito da quel che rimane di un ex lavatoio pubblico,
con la parete del lato corto posta a sud completamente realizzata, con la parete
a ponente realizzata per metà altezza e con un pavimento leggermente rialzato e
livellato. Tali lavori , compresa la demolizione delle vasche esistenti, era stata
compiuta da un gruppo di pesca-sportivi che frequentavano la scogliera, bloccati
dalle Autorità per la mancanza delle autorizzazioni edilizie necessarie.
Consapevoli di tale situazione ci si muove
con le dovute precauzioni per non incorrere in una analoga situazione. Nel frattempo,
trovato, un professionista per far realizzare il progetto di sistemazione del locale
(MARCO BIFFONI), si susseguono gli incontri presso l'edificio che dovrà diventare
la nuova Sede sociale.
Ma il 25 Novembre 1981 anche il cuore generoso
di Giuse Sciaccaluga si interrompe. Giuse raggiunge il fratello Silvio nelle "acque
del paradiso" dove, certamente, avranno dato vita ad un'altra USMI. Malgrado
tale perdita, salutata da una folla commossa di amici e di Soci nel giorno dei funerali,
svoltisi a Priaruggia, nella chiesa di San Giuseppe, l'attività continua. Un'Assemblea
straordinaria convocata presso la Sede della Lega Navale di Quinto prende atto che
sono arrivati i permessi necessari per iniziare i lavori di sistemazione della Sede.
Alla riunione sono stati invitati alcuni rappresentanti del gruppo che iniziò i
lavori, bruscamente interrotti delle Autorità competenti, che al termine della riunione
confluiscono nell'USMI.
L'Assemblea prende atto che il progetto
di realizzazione della Sede prevede una ampia porta a nord, per far entrare le barche
in manutenzione o per far uscire quelle nuove realizzate all'interno, voluta dal
Direttore della Scuola d'Arte Marinara USMI: Giuse Sciaccaluga. Purtroppo la sua
improvvisa scomparsa rendeva vana tale realizzazione, ma avendo ottenuto l'approvazione
del progetto così, si è preferito realizzarlo integralmente anziché
attendere chissà quale tempo per modificare il progetto.
Tra Natale e capodanno si diede inizio ai
lavori di tamponamento dei muri, che si conclusero nei primissimi giorni del 1982.
Con la documentazione in regola non fu possibile bloccare i lavori, che continuarono
indisturbati finche la Capitaneria di Porto non eccepì sulla posizione di uno dei
quattro pilastri in chiara posizione demaniale. Su questo argomento si potrebbe
scrivere un libro intero.
Il Socio Franco Barabino, soprattutto, ed
in parte anch'io, seguimmo questo nuovo intoppo: la zona in cui sorgeva il lavatoio
risultava essere, da antiche mappe catastali, parte in zona comunale e parte in
zona demaniale.
Dopo visura di tali mappe ci fu una "empasse"
fra Comune e Demanio che risolvemmo con la nostra asserzione di voler regolarizzare
la posizione col Demanio Marittimo essendo chiaro che se il Comune avesse dovuto
vantare dei diritti doveva rivolgersi al Demanio Marittimo. Dopo un periodo di blocco
dei lavori, si poté quindi ultimare la Sede con la sistemazione definitiva ed indire
la prima Assemblea dei Soci nella "nostra" sede sociale.
Da tale Assemblea scaturisce il nuovo quadro
dirigenziale per il triennio 1982-1984 (anche se resterà in carica fino al 1983):
Presidente: RENATO FERRETTI
Vice Presidente: MAURO QUERCI
Segretario: CLAUDIO SCIACCALUGA
Cassiere: LORENZO SCIACCALUGA
Economo: GIANLUIGI DI FELICE
Consiglieri: FRANCO BARABINO, MARCO BIFFONI,
VINCENZO CALISI, DANTE MORFI, VALERIANO VOLTERRA
Collegio Sindacale
Ettore ANDORA
Sergio GIAMBRUNI
Giancarlo RIVA.
Vengono intraprese iniziative per sviluppare
l'attività sociale, quali l'organizzazione di un concorso fotografico
"l'uomo ed il mare", una mostra di modelli di navi, un raduno di barche
con la premiazione del "marinaio più giovane" e di quello "più anziano".
Iniziative cui la stampa diede risalto diffondendo il nome dell'USMI fra la cittadinanza.
Nel frattempo il 15 Maggio 1982, presso
la Sede dello Yacht Club Italiano, viene presentato il Trofeo istituito dall' USMI,
col patrocinio del CONI Regionale, dedicato ai "Fratelli Silvio e Giuse Sciaccaluga
- Maestri del mare USMI" Lorenzo Podestà fa gli onori di casa ed illustra in
occasione di una pranzo di lavoro coi giornalisti il regolamento del trofeo. Domenica
6 Settembre 1982 con la benedizione da parte del rettore dell'oratorio di Sant'Erasmo
don Domenico Calcagno, alla presenza del Delegato Regionale del CONI Lorenzo Podestà
si tenne la cerimonia ufficiale di inaugurazione della Sede USMI. Una grande festa
per i Soci che premia gli sforzi di tutti.
Il 14 Febbraio 1983 alla Terrazza Martini
si svolge la consegna del Trofeo "Silvio e Giuse Sciaccaluga". La prima
edizione vede la presenza di Beppe Croce, Presidente dello Yacht Club Italiano,
della Federazione Italiana Vela, Vice Presidente del CONI e Presidente della Federazione
Vela mondiale (IYRU), nonché Lorenzo Podestà, Delegato CONI per la Liguria, e tanti
altri dirigenti sportivi, assieme ai familiari di Silvio e di Giuse ed i Soci dell'USMI.
Al Cav. Tullio Casini della Lega Navale
Italiana di Genova Sestri viene consegnato l'ambito premio. L'attività della Scuola
d'Arte Marinara USMI ha dovuto adeguarsi agli eventi e, affidato l'incarico di Direttore
della Scuola al Socio Franco Barabino che con competenza, disponibilità ed entusiasmo
si adopera per portare avanti questa iniziativa. Sotto la sua direzione viene realizzata
una barca a vela di due metri e mezzo, progettata da Sergio Spina di Marciana Marina
(Isola d'Elba), col quale ci mettiamo in contatto a seguito di un articolo apparso
su una rivista del settore che pubblicizza la barca "trasportabile a braccia"
tanto è leggera (20 kg.!)
Con il solito entusiasmo l'USMI decide di
essere presente alla 24a edizione del Salone Nautico Internazionale della Nautica
che si tiene a Genova alla fine del mese di ottobre. Lo stand che viene allestito
è del tutto originale, ghiaia di mare, mattoni colorati coi colori sociali (bianco
e celeste) e due barche: WITCH e MINI BOAT. La prima è la barca a vela progettata
da Spina, la seconda è una derivazione della prima ma a remi, sempre di peso contenuto
(18 kg.!) trasportabile a mano. Erano quelli i tempi in cui l'USMI non aveva ancora
gli spazi attuali. Per le uscite in mare ci si doveva caricare sulle spalle le barche
ed avere due piccole barche così leggere era fondamentale. Ricorderanno i Soci più
vecchi (di tessera, naturalmente!) quante volte la barchetta rossa con a bordo a
volte Barabino o Rossi ha incrociato davanti la nostra Sede e quanti Soci si sono
iniziati alla vela sull' WITCH, presto affiancato da un secondo esemplare realizzato
dalla Scuola d'Arte Marinara con l'impegno di Di Felice e Sciaccaluga, in modo particolare!
Ma a tutta questa entusiasmante attività
fa seguito una triste realtà: esposti da parte di "zelanti" cittadini
che si nascondono dietro l'anonimato inducono le competenti Autorità ad intervenire
per abusi, realizzati in tutta buona fede, per rendere più vivibile quanto
sta attorno alla Sede sociale. L'ingiunzione a rimuove la scaletta di accesso alla
scogliera ed una comparizione davanti al Pretore del Presidente Ferretti, poi assolto,
lo inducono a rassegnare le dimissioni dall'incarico. Il 16 Settembre 1983 si svolge
l'Assemblea straordinaria dei Soci, a seguito delle dimissioni di Renato Ferretti
da Presidente. I soci eleggono il seguente Consiglio Direttivo per il triennio 1984-1986:
Alfideo Turra Presidente
Marco Biffoni Vice Presidente
Claudio Sciaccaluga Segretario
Gianluigi Di Felice Cassiere
Valeriano Volterra Economo
Franco Barabino Consigliere
Luciano Cremonesi "
Sergio Giambruni "
Dante Morfi
"
Mauro Querci
"
Collegio Sindacale:
Ettore Andora
Claudio Avvenente
Battista Puiè
Il Consiglio Direttivo delibera che l'USMI
espanda la propria attività sportiva, cercando di uscire dalla cerchia del quartiere
e, considerato il luogo in cui sorge la Sede e che il maggior numero dei Soci è
praticante la pesca, delibera di chiedere la affiliazione alla Federazione Italiana
Pesca Sportiva. In questo modo le gare organizzate dall'USMI avranno un riconoscimento
federale, ed i Soci una copertura assicurativa legata alla tessera. Il 24 Giugno
1994 alla Terrazza Martini, sul grattacielo di Piazza Dante, avviene la cerimonia
di consegna del Trofeo alla memoria di Silvio e Giuse Sciaccaluga. E' la seconda
edizione e vede premiato Dino Anvosso di Ventimiglia, Segretario Nazionale della
Classe Flying Junior. Il 21 Luglio dello stesso anno l'equipaggio USMI composto
da Puiè Batista al timone e da Gianluigi Di Felice a prua, partecipa alla regata
velica organizzata dal Circolo Vele Vernazzolesi con una imbarcazione della Classe
Snipe (Beccaccino), realizzata in compensato marino negli anni sessanta da Giuse
Sciaccaluga, (che alcuni Soci hanno prontamente ribattezzato "u cumpressù"!)
Al seguito della barca USMI il gozzo del compianto papà di Gianluigi con a bordo
il sottoscritto a fare fotografie (che tanto era impegnato da dimenticare nel magazzino
a Quinto la focaccia!). Per la cronaca i "nostri" arrivarono venticinquesimi
assoluti (3° nella Classe Snipe). Nello stesso mese ben tre equipaggi: Ferretti-Camnasio,
i Felice-Sciaccaluga ed Avvenente-Puiè, prendono parte alla gara di pesca con bolentino
da natante a coppie organizzata dalla Lega Navale Italiana di Quinto, quale gara
provinciale, portando in Sede la coppa per la Società col maggior numero di
iscritti. Anche qui per la cronaca i piazzamenti sono stati: 12°, 17° e 22° rispettivamente.
Il 9 Maggio 1985 ricorre il 10° anno della
costituzione dell'USMI. I festeggiamenti per tale evento sono stati il concorso
di disegno per gli scolari delle scuole elementari (Classi 1a e 2a) con relativa
mostra, presso la Sede sociale, il 23 Giugno 1985. Il Consiglio Direttivo
vara la realizzazione di un esemplare del "440 USMI" e l'acquisto di 4
Optimist usati da affiancare ai due Witch che formano il parco barche per la Scuola
di Vela, autorizzata dalla Federazione Italiana Vela, che sarà organizzata gratuitamente
fino al 1992. Al termine della costruzione del 440 USMI, effettuata nei mesi
estivi nell'area all'aperto, la vedova Finollo, Socio che ha donato l'ossatura dello
scafo, è stata invitata alla cerimonia di benedizione officiata dal rettore dell'Oratorio
di Sant'Erasmo, Don Domenico Calcagno. Altra realizzazione della Scuola d'Arte
Marinara di quegli anni è lo "Squalo", progetto inedito realizzato dal
Direttore della Scuola, Franco Barabino.
La barca, ancora oggi navigante ed a disposizione
dei Soci, è lunga mt. 3,36 ed è realizzata col sistema delle Witch che garantisce
robustezza, elasticità e leggerezza. Doti fondamentali per la particolare situazione
in cui ci trovavamo per uscire in mare (da notare che il bigo è arrivato nel 1994!)
Gli anni passano veloci, rileggendo oggi queste pagine, ma, non scritte, sono nei
nostri ricordi le angherie subite per soprusi che l'USMI non merita e non ha mai
meritato. Il 9 Novembre 1986 l'Assemblea dei Soci procede al rinnovo della cariche
sociali.
Ecco come risulta il Consiglio Direttivo:
Marco Biffoni Presidente
Emilio Merlo Vice Presidente
Claudio Sciaccaluga Segretario
Gianluigi Di Felice Cassiere
Dante Morfi Economo
Claudio Avvenente Consigliere
Sergio Giambruni "
Giancarlo Riva
"
P:Angelo Trevisan "
Alfideo Turra
"
Collegio Sindacale:
Luciano Cremonesi
Pasquale Pagliaro
Battista Puiè
Medico Sociale: Luciano Segantini
Il 27 Maggio 1987, alla Terrazza Martini,
la 3a edizione della cerimonia di consegna del Trofeo USMI a ricordo dei Fratelli
Silvio e Giuse Sciaccaluga. L'insignito è Luigi Maragliano di Santa Margherita Ligure,
Presidente del locale Circolo Velico. Negli anni 1987/88 i lavori che assorbono
maggiormente i Soci sono lo sbancamento del cumulo di terra a sud della Sede sociale.
Ottenuta la concessione demaniale dell'ex bunker e della zona compresa fra lo stesso
e la Sede per ricavarne spazi da destinare al posteggio delle barche sociali si
alternano in maniera frenetica gli interventi di diversi Soci. Senza voler fare
torto ad alcuno, desidero ricordare in modo particolare: Leone Pileggi, Dante Morfi,
Giacomo Costa, Valeriano Volterra, Amerigo Rossi, Vincenzo Calisi, Luciano Cremonesi,
Sergio Giambruni, scritti nel modo in cui mi affiora il ricordo alla mente.
Le persone eventualmente non citate non
se l'abbiano a male ma, sebbene in tanti abbiamo collaborato, mi sembra doveroso
menzionare almeno questi. Le peripezie di questo periodo sono state enormi, alcune
per fortuna ridicole. Come quella legata all'occupante dell'ex buncher di cui in
Capitaneria conoscevano l'esistenza ma che avendo data la concessione all'USMI non
volevano sentirne parlare (e noi che progettavamo una co-abitazione!). Per nostra
fortuna nel frattempo si "liberò" un analogo locale in collina che lo
convinse ad un trasloco "finanziato dalla AMIU" e dall'USMI.!